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I videogiochi alle Olimpiadi

29/10/2017, 12:32

Ciao a tutti e buona domenica! :bye:

E' di poche ore fa la notizia con la quale pare si stia ventilando l'ipotesi di riconoscere gli e-sports come veri e propri sport olimpici, paragonando la preparazione dei videogiocatori maturata per questi ultimi all'allenamento degli atleti impegnati nelle tradizionali (e non virtuali) discipline sportive olimpioniche. Di seguito riporto uno stralcio di un articolo del sito Eurosport:

Il Consiglio Olimpico Asiatico (OCA) ha ratificato l’ingresso dei videogiochi all’interno del programma degli Asian Games per le edizioni 2018 e 2022. Una novità assoluta, dovuta al partenariato con Alisports, società cinese impegnata nel settore. Secondo quanto deciso dall’OCA, gli eSports o sport elettronici – come vengono denominati i videogiochi giocati a livello agonistico – verranno testati in Turkmenistan nel settembre 2017 in occasione dei Giochi Asiatici delle arti marziali, e successivamente saranno uno sport dimostrativo per gli Asian Games del 2018 organizzati in Indonesia. Nel 2022, invece, l’edizione cinese di Hangzhou vedrà l’ingresso degli eSports a pieno titolo nel programma della rassegna multisportiva, con tanto di medaglie in palio.


Di seguito riporto due articoli sull'argomento, nel caso potessero interessarvi.

:arrow: eSports, Videogiochi: il Cio apre, riconosciuti come sport

:arrow: I videogiochi entrano negli Asian Games: sbarcheranno alle Olimpiadi nel 2024?

Devo dire che, per quanto riguarda me, la notizia mi ha molto sorpreso. Da videogiocatore, comprendo bene quanto a volte ci siano vera fatica e vero impegno nel conseguimento di obiettivi importanti, anche se ammetto di non praticare molto gli e-sports. Mi sorge spontaneo, però, domandarmi se davvero lo sforzo profuso negli e-sports possa essere comparato con il sacrificio perseguito dagli atleti olimpici. Voi cosa ne pensate?

Re: I videogiochi alle Olimpiadi

29/10/2017, 19:48

Ho praticato e-sports per due anni (Call of Duty: Black Ops 2, Lega Suprema) e posso dire che il sacrificio che ci sta dietro dipende, ovviamente, dal livello a cui punta la propria squadra. Ad alti livelli - squadre che competono in tornei di grande rilievo - il sacrificio e l'impegno è massivo, a mio parere superiore a quello degli atleti olimpionici o di qualsiasi sport fisico.

Questo perché - con i videogiochi, la connessione internet ed i socials - è semplice e immediato organizzare qualsiasi cosa. L'allenamento inoltre è sempre costante e illimitato, anche una semplice partita pubblica con amici può essere giocata per migliorarsi dal punto di vista delle prestazioni. Non ci sono differenze o limitazioni, ci si confronta con qualsiasi giocatore e qualsiasi situazione e quando si vuole, anche tutto il giorno. Non servono spostamenti e le perdite di tempo sono limitate. Questa cosa, secondo me, a livello competitivo, è perfetta.

Secondo me non è una cosa che si può decidere o no, è la naturale evoluzione della realtà in cui viviamo. Socials, realtà virtuali, videogiochi, multiplayer, smartphone con leaderboards... sono sempre più sviluppati e chiaramente giocando tanto la cosa assume un senso competitivo. Penso che nei prossimi anni gli e-sports diventeranno proprio la normalità. Già in Oriente sono venerati come il calcio europeo, con tanto di stadi e tifoserie.

In ogni caso c'è un aspetto più preoccupante che maschera tutta questa competitività virtuale, però forse è presente anche negli sport reali.

Re: I videogiochi alle Olimpiadi

30/10/2017, 21:20

Sono completamente favorevole, quindi mi fa piacere sapere che questa possibilità si stia concretizzando.

Tempo fa vidi un video in cui la campionessa di Tekken Tanukana dichiarava che i giocatori di un certo livello sono soliti allenarsi dalle 8 alle 10 ore al giorno per cinque giorni a settimana. È giusto che vengano premiati per i loro sforzi.

Re: I videogiochi alle Olimpiadi

31/10/2017, 22:00

Assolutamente, trovo che la quantità di allenamento profusa nei videogiochi a volte raggiunga dei limiti incredibili, un livello di dedizione che mi sorprende sempre. Non seguo moltissimo gli e-sports, ma mi appassionano le speed-run, quindi ho avuto modo negli anni di seguire alcuni speedrunner famosi, e anche loro raccontavano che passano ore ed ore ad allenarsi per riuscire a realizzare ciò che fanno. Trovo senza dubbio interessante la possibilità di rendere gli e-sports delle vere e proprie discipline riconosciute.
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