La critica

[mark]

Alla fine, secondo me, la critica finisce per fare questo, intaccare la sensibilità del singolo.

Credo che sia un ottimo modo di guardare alla critica. In effetti, penso che fondamentalmente una critica nasca per ferire colui al quale è rivolta, non sempre con l'intento di danneggiarlo magari, ma comunque di scuotere la sua coscienza e toccarne la sensibilità. Quando è costruttiva, magari la critica riesce a ferire in una maniera positiva, incentivando l'artista a supplire a quelle che possono essere le carenze nel suo lavoro, in altri casi la critica punta solo a sfasciare un buon lavoro, con la finalità di demolire gratuitamente un lavoro ben realizzato.

Credo che in questo Rayna abbia colto nel segno: il problema delle critiche, secondo me, è che spesso sono basate su giudizi troppo personali oppure assolutamente non competenti, che danno voce a persone che in realtà ben poco ci azzeccano con quello che stanno giudicando: lo stesso pubblico di Facebook o di Youtube, che giudica tutto ciò che ha sotto gli occhi, spesso non si sofferma a guardare la qualità dell'espressione artistica che ha di fronte, ma semplicemente si lascia andare alla prima impressione che ha...e questo tipo di critica probabilmente non è molto costruttiva, proprio perché resta soltanto un'opinione, che anzi rischia di fuorviare l'autore. Per fare un esempio, ci sono tanti cantanti giovani che vengono additati o apostrofati nelle maniere più cattive e volgari solo perché sono giovani o perché tra le loro fan ci sono ragazze (bambine) un po' eccentriche: non ci si ferma ad ascoltare la musica che realizzano, ma solo a dar loro un giudizio che ben poco ha a che vedere con essa.

[Roby Dincht]

Ragazzi, io stavo pensando una cosa. E' vero che spesso si critica in modo gratuito...ma non credo che bisogna necessariamente saper fare qualcosa per poterla eventualmente criticare. Mi spiego meglio: è giusto pensare a tutto il lavoro che può esserci dietro un film, un videogioco o un'illustrazione, ma non credo che bisogna essere artisti per apprezzarne sempre il valore. Voglio dire, se tutte le volte tenessimo una critica per noi perché vogliamo valorizzare "tutto il lavoro che c'è dietro", finiremmo per osannare qualsiasi cosa, senza far crescere in maniera alcuna l'artista. Per esempio, se un cantante è stonato, non posso dirmi "non posso criticarlo, perché comunque per imparare le parole di quella canzone e il ritmo ci avrà messo sicuramente giorni"..ma anzi dovrei comunque fargli notare che non sa cantare, anche se dovessi ferirlo. Non trovate?

Farei lo stesso ragionamento anche per i videogiochi: fatto salvo il pregiudizio (che è sempre sbagliato per dare un'opinione di qualcosa), credo che una critica ben strutturata possa sempre far bene. E voi?

[Midori]

uhmmm..un bel topic complicato! personalmente non saprei da dove cominciare per fare un discorso sensato su un argomento così vasto e delicato, perciò mi limiterò a esprimere alcuni pensieri così come mi vengono..

inanzitutto sono d'accordo con ciò che ha detto la Elly, ossia tutte le critiche servono a insegnarti qualcosa. che siano costruttive davvero oppure stupide o cattive (ciò che non ti uccide ti fortifica..anche se all'inizio non sembra).

poi, sono d'accordo con l'ultimo post di Roby, riferito a ciò che ha detto Mark:

il problema delle critiche è che spesso sono basate su giudizi troppo personali oppure assolutamente non competenti, che danno voce a persone che in realtà ben poco ci azzeccano con quello che stanno giudicand

E' vero che spesso si critica in modo gratuito...ma non credo che bisogna necessariamente saper fare qualcosa per poterla eventualmente criticare.

nel momento in cui si guarda qualcosa, la critica o l'apprezzamento derivano da quali sentimenti, sensazioni ed emozioni susciti in te ciò che vedi. E quello che provi, dipende dalla tua sensibilità, dai tuoi gusti e dalle tue esperienze personali. Non necessariamente dalle tue conoscenze o abilità in quell'ambito.
Perciò io trovo giusto poter dire quello che penso di qualcosa, e anche magari criticarlo fortemente, pur non avendo conoscenze specifiche della cosa in questione.
(Tutti quando fanno qualcosa ci mettono impegno, ed è bello, e vanno apprezzati per questo. ma purtroppo a volte l'impegno non basta per creare qualcosa di bello, a volte serve anche del talento naturale, o qualcos'altro. e considero molto più brutto far sprecare l'impegno all'autore su qualcosa per cui non è portato, che non dargli un qualche tipo di feedback negativo che gli permetta, magari, di orientarsi verso qualcos'altro, per il quale magari è molto più portato - ovviamente parlo di casi disperati.. ma il discorso vale anche per piccoli difetti o ritocchi da fare per migliorarsi;) )

Ciò che conta, è il modo in cui la critica viene fatta. Certo, se è costruttiva o cattiveria gratuita lo si capisce più o meno subito (un "fai schifo!" non va neanche tenuto in considerazione)..ma io parlo proprio del modo in cui è espressa: il modo/tono in cui si scrive, la dettagliatezza nello spiegarsi, la gentilezza.
La critica perfetta e appagante, costruttiva ma pur sempre critica, sarebbe quella in cui da una parte si criticano le cose che non piacciono, ma dall'altra si danno dei punti a favore alle cose che invece piacciano (almeno, io cerco di fare così di solito). perchè diciamocelo, è difficile trovare qualcosa da criticare in tutti i suoi aspetti.

poi c'è da tenere in conto appunto che di questi tempi l'uso della parola è sempre più sottovalutato. è molto più facile scrivere mezza riga di commento cattivo o positivo per esprimere il proprio parere che non stare a sprecare tempo ed energie per scrivere un commento di qualità (l'importante ormai è il tutto e subito, il più velocemente possibile, per poter fare più cose possibili contemporaneamente). ma lì c'è poco da fare..le nuove generazioni (e anche persone più vecchie comunque!) sono così (vedi le faide di dimensioni stratosferiche tra Directioners e Beliebers che si insultano pesantemente da mattina a sera su grandi e importanti temi quali chi stia meglio col cappellino, quale cd abbia la copertina più bella, chi sia più figo, ecc). Lì sta tutto nella persona che cerca il parere, riuscire a distinguere un commento valido da un commento buttato lì tanto per. e non è tanto questione di caratteri forti o deboli.. chiaro che un carattere forte va avanti a testa alta e non si lascia intimidire, e ha più facilità a darsi forza e migliorarsi e continuare a tentare, mentre un carattere debole si lascia intimidire, e mette in dubbio sè stesso e tutte le sue capacità.. però insomma, LO VEDI quando una critica è stata fatta da una persona immatura e quando invece è stata pensata davvero. E bisognerebbe trovare la forza di apprezzare le prime e ignorare del tutto le seconde.

riguardo a questo:

ricevere magari mille impressioni positive e una critica, ma di dare spesso molto più spesso a quell'unica critica (fosse anche infondata) che all'intero gruppo di apprezzamenti.

da una parte, voglio dire che è normale, sopratuttto se chi riceve il feedback è una persona estremamente precisina e puntigliosa..puoi ricevere quanti apprezzamenti vuoi, ma se qualcuno trova un difetto, senti il bisogno di perfezionare la cosa..anche se è l'unico, piccolo difetto che è stato trovato al tuo lavoro (e quindi andrebbe comunque benissimo, se è piaciuto tanto. si sa, poi, che spesso le imperfezioni rendono una cosa unica e particolare). E se ricevi quell'unico commento negativo in questo modo, l'hai ricevuto in modo positivo e costruttivo.

C'è però anche chi lo riceve in un altro modo, e quello trovo che sia un po' da vittimisti e autocommiseratori, se mi permettete. voglio dire, nel momento in cui ci si impegna a lungo per fare un lavoro e si è tutti carichi e felici e soddisfatti, è chiaro che ricevere una critica (seppur costruttiva) sia come ricevere una zappata sui piedi. si è ancora nel vivo del momento, e i sentimenti provati sono amplificati. però se così tante persone approvano e apprezzano il tuo lavoro, non vedo perchè farsi paranoie per quell'unico commento negativo, dandogli più importanza che agli altri. Come ho già detto, l'apprezzamento o meno di una cosa dipende dal singolo individuo e dalla sua sensibilità. E nessuno di noi è uguale all'altro, neppure alle persone con le nostre stesse esperienze, perchè ognuno ha il suo modo personale di viverle. Non si può piacere a tutti (io l'ho sempre sperato, ma ormai ho capito che non si può.), perciò perchè doversi ostinare a criticare sè stessi e i propri lavori solo per un commento negativo? evidentemente il lavoro non ha toccato le sue corde emotive come avresti voluto.. ma del resto, se ha toccato quelle di altre persone, è comunque un lavoro valido, perchè a qualcuno, qualcosa, lo ha trasmesso.

[darkflames87]

il problema delle critiche, secondo me, è che spesso sono basate su giudizi troppo personali oppure assolutamente non competenti, che danno voce a persone che in realtà ben poco ci azzeccano con quello che stanno giudicando:

E' vero che spesso si critica in modo gratuito...ma non credo che bisogna necessariamente saper fare qualcosa per poterla eventualmente criticare.

La critica perfetta e appagante, costruttiva ma pur sempre critica, sarebbe quella in cui da una parte si criticano le cose che non piacciono, ma dall'altra si danno dei punti a favore alle cose che invece piacciano (almeno, io cerco di fare così di solito). perchè diciamocelo, è difficile trovare qualcosa da criticare in tutti i suoi aspetti.

secondo me quando si critica qualcosa andrebbe fatta con più oggettività possibile.
mi spiego meglio con un esempio:
a me non piace la musica "tecno" è quindi posso solo dare un parere personale negativo(paragonabile a quelli degli "haters"),pero ma si anche qualcuno positivo(ovviamente fatto col dovuto sarcasmo ),ma questo non implica il fattoche quello che ho "criticato"(si fa per dire!!!)fosse stata una brutta canzone.semplicemente come ha detto mark ho semplicemente dato un parere senza senza esserne competente.

[Midori]

hai ragione darkflames, infatti forse bisognerebbe appunto fare un'ulteriore sottile distinzione di critica: quella in cui si "critica" (nel senso lato di -dare un parere-) qualcosa per quello che ci trasmette (e quindi se piace o meno e perchè) e quello in cui invece lo si "critica" in base al suo ambito (e quindi se è o meno qualcosa di oggettivamente buono nel suo genere, pur magari non piacendoci il genere personalmente).
Perciò, sarebbe sempre bene specificare che tipo di critica si sta facendo..insomma, dilungarsi il minimo indispensabile per scrivere una critica di qualità e quindi utile