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Bioshock Trilogy

Sezione dedicata a tutti gli altri giochi (per tutte le piattaforme) per i quali non è stata allestita una sezione apposita e a tutte le console che li ospitano.

Bioshock Trilogy

Messaggioda Zanmato9999 » 04/02/2018, 18:02

Ed ecco il topic in cui vi parlo (senza spoiler) di questi 3 titoli che ho avuto modo di giocare all'inizio di quest'anno e che mi hanno stupito veramente molto in positivo, spingendomi quindi a presentarveli e consigiarveli. Andiamo con ordine.


Bioshock
Il primo capitolo di questa serie è stato un gioco veramente molto importante per l'evoluzione del medium, e l'impatto che ha avuto nel 2007 quando è uscito è qualcosa che si è visto poche volte nella storia dei videogiochi. Tuttavia, a livello generale è anche il capitolo che mi è piaciuto di meno, per quanto comunque l'abbia apprezzato parecchio.
Cominciamo dalla trama: il gioco si svolge nel 1960 in una città distopica subacquea di nome Rapture, fondata dal magnante capitalista Andrew Ryan. Noi impersonaremo un misterioso individuo incappato per caso in questo posto a seguito dello schianto di un aereo. Scopriremo fin da subito però che a Rapture le cose non vanno per il meglio: le sostanze prodotte da Ryan sono diventate una vera e propria droga che ha trasformato le persone in mostri, i ricombinanti. Oltre a questo, molte bambine sono state soggetto di esperimenti che le ha trasformate in contenitori viventi di Adam, il fluido responsabile di quello che sta succedendo. Queste bimbe (chiamate "sorelline") vanno alla ricerca di nuovo Adam accompagnate dagli imponenti Big Daddy, uomini in pesante armatura da palombaro mutati geneticamente. Il nostro unico punto di riferimento sarà Atlas, un misterioso individuo che ci contatta tramite una radio offrendoci aiuto.
Il punto di forza della trama è però il plot twist al quale assisteremo a circa tre quarti dell'esperienza: si tratta di un colpo di scena veramente sconvolgente e assolutamente geniale, caratterizzato anche da una sottile rottura della quarta parete.
Purtroppo, a questo si accompagna una serie di eventi filler ed inutili, tra i quali purtroppo anche la parte finale. Gli ending sono due: a seconda di come ci comporteremo con le sorelline (poi spiego meglio) otterremo il finale buono o cattivo. Il punto è che quello buono è talmente buono da risultare banale, il cattivo talmente cattivo da essere ridicolo. Peccato.
Passiamo ora al gameplay: Bioshock è considerabile un FPS, ma presenta una profondità molto maggiore della media del genere. Sarà possibile utilizzare dei Plasmidi, poteri che avranno un ruolo fondamentale nell'esperienza e che vanno da scosse elettriche che paralizzano i nemici ad abilità telecinetiche per rispedire indietro granate e missili. Grande rilevanza hanno anche le trappole ambientali: per esempio potremo usare il plasmide Incenerimento per bruciare delle pozze di petrolio e creare una barricata di fiamme. Oltre ai plasmidi disporremo dei Tonici, ossia dei bonus passivi equipaggiabili, e ovviamente di una buona sfilza di armi per far fuori i vari tipi di ricombinanti. Spesso incapperemo inoltre in telecamere di sicurezza o torrette nemiche che potremo hackerare tramite un apposito minigioco per averle dalla nostra parte.
Oltre a ricombinanti incontreremo anche dei Big Daddy che scortano sorelline. Dopo aver ucciso il loro protettore in un combattimento spesso estenuante, potremo decidere se salvare o prosciugare la bimba in questione, determinando così il finale (se prosciugheremo più di due bimbe otterremo il bad ending). In ogni caso la ricompensa sarà una certa quantità di Adam con il quale possiamo comprare potenziamenti alla salute o all'Eve (il mana necessario per i nostri poteri) oppure nuovi plasmidi o tonici.
Purtroppo, non è tutto oro ciò che luccica. Il difetto principale di Bioshock è che, senza mezzi termini, è un legno. Le animazioni sono lente, e il dover continuamente switchare tra arma e plasmide (a differenza dei successivi dove potranno essere utilizzati in simultanea con tasti diversi) non fa che peggiorare le cose.
Il gioco è suddiviso in stage consecutivi caratterizzati da un level design di buon livello e mai troppo lineare.
Insomma, IMHO un gioco con grandissimi meriti penalizzato da una certa macchinosità di fondo (specie se come me lo giocate dopo Infinite :D).

Bioshock 2
Ambientato del 1968, la trama si concentra su Delta, un prototipo di Big Daddy intento a ritrovare la sua sorellina Eleanor ed ostacolato in ogni modo dalla madre di quest'ultima, la psicologa Sofia Lamb (divenuta la più potente figura di Rapture dopo gli eventi del primo capitolo).
Un tentativo abbastanza riuscito di creare una trama più "umana" rispetto a quella politicizzata e filosofica del predecessore. I feels non mancano, specie nelle sezioni finali, quello che manca è un colpo di scena degno di questo nome. Sia chiaro, è comunque una storia più che apprezzabile, ma è la più debole della serie.
Se la trama non è dunque il punto di forza di Bioshock 2, il gameplay lo è senza alcun dubbio. Il titolo riprende gli aspetti del suo predecessore migliorandolo in tutto: gunplay molto più fluido, attacchi corpo a corpo, nuovi nemici molto interessanti, hacking meno invasivo e un level design ancora migliore. L'unico passo indietro sta nel salvataggio delle sorelline, che a questo giro comporta anche una sezione in cui bisogna proteggere la suddetta bimba mentre raccoglie Adam dai cadaveri. Un'aggiunta tediosa e non necessaria, ma è comunque un difetto secondario.
Per il resto, comunque, Bioshock 2 > 1. Anche il setting è sfruttato meglio, qua la sensazione di essere in fondo all'oceano è veramente palpabile.

Bioshock Infinite
Ed eccoci al capitolo più controverso della serie. Aldilà delle recensioni super-positive (94 di Metacritic), infatti, il gioco è stato pesantemente criticato da alcuni fan per via dei suoi cambiamenti radicali sotto quasi ogni punto di vista. Siete fan di FF, non penso di dovervi spiegare gli insulti che un titolo si becca quando cambia la formula che ha reso famosa la serie. :D
La prima differenza sta al livello di setting: il gioco è ambientato nel 1912 nella bellissima (almeno esteticamente) Columbia, una ""utopia"" bigotta e razzista fondata da patrioti fanatici e costruita sopra le nuvole grazie a dei principi di meccanica quantistica. Una città volante vera e propria, insomma.
Il concept vede Booker DeWitt, un uomo dal passato misterioso, costretto a causa di un debito ad andare a Columbia per rapire una certa Elizabeth, una ragazza dotata di un misterioso potere. Appena arrivato però verrà riconosciuto come "falso pastore" da Zachary Comstock, il dittatore della città.
E questa è la parte di trama che funge più che altro da incipit. La storia di Infinite, infatti, evolve in una maniera volutamente parecchio confusionaria mettendo sempre più carne al fuoco (realtà parallele in primis), per poi risolvere il tutto in un unico finale, il miglior finale che mi sia mai capitato di vedere in un videogioco (e IMHO tutta la trama è la migliore che si sia mai vista in ambito videoludico): un ending che risponde alle domande del giocatore con una serie di colpi di scena che non saprei con che aggettivo descrivere, se non "geniali". Tra l'altro è pure una trollata pazzesca, perché il gioco per tutto il suo corso non fa altro che disseminare indizi velati su quello che inevitabilmente succederà. Piccolo consiglio: nella vostra prima run non cercate di capire questi indizi (anche perché non è facilissimo xD), ma cercate di godervi quanto sta succedendo.
Andiamo ora a parlare di un altro punto molto importante e discusso, il gameplay: con Infinite assistiamo ad un cambiamento della formula che avvicina il gioco ad un tipo di FPS più cinematografico: niente più hacking, niente più tonici, livelli più lineari (ma comunque curatissimi) e la possibilità di portare solo due armi contemporaneamente (che però conferisce al titolo una certa profondità strategica).
Le fasi di shooting comportano la presenza di più nemici rispetto ai due precedenti titoli, e infatti avremo a disposizione un sistema di coperture più efficace, la possibilità di correre ed uno scudo che si rigenera. La base del combat system è la stessa del 2, comunque. I plasmidi sono sostituiti dai Vigor, che ricoprono la stessa funzione (ma con meno interazioni ambientali). Una novità è invece l'interazione con Elizabeth, che nei combattimenti rimarrà nascosta: avremo tuttavia la possibilità di sfruttare il suo potere dimensionale per richiamare a noi delle torrette amiche, delle coperture oppure delle munizioni.
Altra novità è rappresentata dagli Skyhook e le Skyline, rispettivamente degli uncini ai quali è possibile aggrapparsi e dei cavi metallici sospesi per aria che useremo per muoverci in alcune specifiche situazioni.
Gli unici piccoli difetti a mio parere sono gli scontri con gli Handymen, che come nemici rompono le regole del gioco (fortuna che ce ne sono solamente 4 in tutto il titolo).
Ultima cosa da dire riguardo a Infinite: lo stile. Ca**o, guardatelo. La bellezza di Columbia, unita allo stile grafico alla Dishonored, rende l'avventura una gioia per gli occhi dall'inizio alla fine.


Eh bien, questo è tutto (era anche ora :D). Ci sono ancora i DLC di Infinite che devo ancora giocare, e di cui ho sentito parlare benissimo. Ad ogni modo, vi consiglio di provare prima o poi almeno un capitolo di questa serie che ho scioccamente ignorato per molti anni. Quale dei 3 vi ispira di più lo deciderete voi (ho scritto il topic apposta xD), ovviamente (tanto durano ognuno 12 ore circa).
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Re: Bioshock Trilogy

Messaggioda mark » 05/02/2018, 19:04

Ciao Zan! :bye:
Grazie per questa accurata disamina, l'ho letta molto volentieri!

Avevo segnato questa serie nella lista dei giochi da provare quando ce l'hai accennato l'altro giorno in chat e la mia curiosità è salita ulteriormente leggendo questo tuo topic ricco d'entusiasmo. Bioshock rientra in una categoria di giochi (gli sparatutto, correggimi se sbaglio) che generalmente non incontra i miei gusti personali, ma continuo a sentirne parlare bene da molti, il che mi induce a credere che si differenzi davvero tanto nel suo genere, specie per la trama in sé.

Spero di poterlo provare presto! Nel caso, non mancherò di farti conoscere le mie impressioni ;)
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Re: Bioshock Trilogy

Messaggioda Zanmato9999 » 06/02/2018, 11:53

Di base sono degli sparatutto in prima persona, sì, ma il gameplay è molto più profondo e tecnico della media del genere. Infinite come già detto è più mainstream, ma comunque curatissimo. Tutto questo senza considerare i meriti di setting e trama della saga.

Se sei interessato alla trilogia completa per PS4 esiste una Collection che include anche tutti i DLC rilasciati. Se invece sei interessato a un titolo in particolare ti conviene comprarlo singolarmente. Partire dal primo o da Infinite è indifferente, ma per giocare il 2 sarebbe meglio aver concluso prima l'1.

Se hai qualche domanda chiedi pure. ;)
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