Personalmente credo che, quando si prende qualcosa di punta, com'è successo con questo gioco, ogni espediente sia buono per muovere critiche un po' (a mio avviso) campate in aria. Certo, la violenza nel gioco c'è ed è appunto necessaria a far capire che Lara è costretta a ricercare in sé quelle risorse che neanche lei credeva di avere. E' costretta ad uccidere ("
hunt or be hunted"), a sopravvivere. Non credo ci sia un altro modo per spingere un uomo davvero oltre i propri limiti, se non quello di affidarsi al naturale istinto di sopravvivenza che ognuno di noi ha. Ecco perché probabilmente la tentata violenza su Lara è strumentale alla comprensione e alla trasmissione di questa idea: secondo me, vuole farci capire che, per diventare ciò che tanto sogna (ossia un'archeologa affermata), occorre crescere, anche e soprattutto a suon di disavventure come questa. D'altronde, come si dice, il dolore, se non uccide, fortifica.