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Lara Croft: il tesoro di Maria Antonietta

Create la vostra storia di Lara (Tomb Raider) e gareggiate per vederla realizzata graficamente!

Lara Croft: il tesoro di Maria Antonietta

Messaggioda _Yunie_ » 08/02/2012, 15:45

Edit by allgamestaff: Questa storia è stata completata. Per leggerla, fai clic qui.

Premetto di non avere le idee ancora molto chiare, ma pensavo ad una storia di Lara da riallacciare ad una particolare tradizione culturale, una di quelle più conosciute. Sarebbe bello, per esempio, far riferimento a qualcosa come la Dichiarazione d'indipendenza americana, Halloween, ecc. e far ruotare la storia attorno ad una tradizione tutta da riscoprire od esplorare.
Cosa ne pensate? :D
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Re: Lara e le tradizioni

Messaggioda Daisetsu » 08/02/2012, 21:39

Credo che potrebbe venir fuori qualcosa d'intrigante! Magari potresti farle scoprire qualcosa di completamente sconcertante che cambia la nostra visione di queste tradizioni! L'indipendenza americana mi pare davvero una bella trovata, magari potresti scrivere qualcosa sui padri fondatori, qualcosa che, anche se magari non dovesse corrispondere, potrebbe farne una storia molto interessante ;)
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Re: Lara e le tradizioni

Messaggioda _Yunie_ » 14/04/2012, 18:30

Ragazzi, ho terminato il racconto. :)
Spero vi piaccia :mrgreen:

Francia, lontano 1788

Il potere era riposto nella monarchia assoluta di Luigi XVI, affiancato dalla moglie Maria Antonietta, una donna dedita al lusso e ai piaceri. La dilagante e straziante crisi pesava sulle masse popolari, che - stanche delle oppressioni subite - si decisero a ribellarsi con durezza ad un regime nel quale non si riconoscevano più. Contadini, artigiani e tutto coloro che si riconoscevano nel "terzo stato", il popolo, si fecero coraggio e presero d'assalto le sedi della nobiltà e del potere, arrivando fino alla reggia di Versailles. Maria Antonietta, impaurita dalla ferocia dei rivoluzionari, nasconde i suoi gioielli più preziosi, affinché questi non cadano nelle loro mani e nell'ingenua speranza di poter tornare successivamente a recuperarli. Gli eventi futuri, però, si svilupperanno in maniera assai diversa e tali gioielli sono destinati a rimanere abbandonati nella dimora di Versailles, in un posto segretissimo e all'insaputa di tutti.

New York, giorni nostri

Lara Croft viene convocata dal sig. Steel, un noto gioielliere, che ha appreso dell'esistenza del famigerato tesoro di Maria Antonietta. L'uomo vuole ingaggiare Lara affinché questa recuperi gli oggetti al suo posto, dietro lauta ricompensa. Insospettita dal persistente interesse di quest'uomo verso i manufatti, Lara accetta di recarsi in Francia per scoprirne di più. Fingendosi una turista, Lara visita la Reggia. Approfittando di questa occasione, comincia a studiare il palazzo dall'interno per tentare di ricercare una possibile connessione con la leggenda del tesoro di Maria Antonietta. A detta della guida turistica, il fantomatico tesoro non fu mai nascosto da Maria Antonietta, si tratterebbe solo di una leggenda fatta per attirare i turisti. Un indizio nella Reggia sembrerebbe confermare in parte quanto detto dalla guida: il tesoro non si trova qui, ma lo stemma del casato dei Dubois disegnato nell'angolo sinistro dello specchio della stanza della regina fa pensare a qualche interessante sviluppo parallelo. "Forse una visitina al palazzo dei Dubois mi chiarirà le idee", pensa Lara.

Effettivamente, il palazzo dei Dubois era stato ereditato dai discendenti dei Gonzales, imparentati con la famiglia di Maria Antonietta. M. Dubois, il padrone di casa, poi, era famoso non solo per la qualità dei suoi vini, ma anche per essere stato l'amante segreto della regina. Certo, visitare la dimora di un'antica famiglia nobile non è cosa facile. Ecco perché Lara accetta la sfida d'intrufolarsi di notte.

A notte fonda, Lara - vestita con una calzamaglia nera splendente - decide di attrezzarsi per fare irruzione nella Villa dei Dubois. Il guardiano all'entrata non sembra un tipo molto sveglio. Un semplice colpo con una pistola addormentante è sufficiente per metterlo al tappeto e liberare l'ingresso. Effettivamente la sorveglianza lasciava a desiderare, così come la stessa dimora, oramai pressoché abbondata e lasciata nell'incuria del tempo. Entrata in casa, Lara sente dei passi. "Non sono sola, a quanto pare...". La prima porta che Lara aveva di fronte a sé porta verso lo scantinato, dove i Dubois erano soliti riporre le botti di vino da rivendere. Le botte portavano tutte delle strane incisioni. Unendole, sembrava formarsi una parola: botella. Effettivamente, non sembrava esserci nessuna connessione con nessuna delle parole francesi esistenti nei dizionario. Fu qui che Lara pensò al legame dei Dubois con i Gonzales:

"I Gonzales erano una famiglia spagnola: "botella" significa bottiglia. Questo potrebbe voler dire che i vini nelle botti erano destinati alle bottiglie. Ma questo è fin troppo ovvio, senza contare che sono i Dubois a produrre il vino, non i Gonzales. Che senso avrebbe incidere un'indicazione simile in una lingua che non parlano? Nessun francese avrebbe capito il messaggio, a meno che non avesse un minimo di conoscenza spagnola e, al tempo, chi poteva permettersi di effettuare tuor fuori dalla Francia, se non i nobili?"

Qualcosa non quadrava. Era evidente che l'indicazione non si riferiva alle botti. Dal piano superiore, nel frattempo, si udì un forte frastuono. Lara corse di sopra, fino a raggiungere la sala bar. Nella credenza dietro al bancone, una figura non ben identificata, stava distruggendo all'impazzata decine di bottiglie, frantumandole fragorosamente.

"Chi è là?" - Gridò Lara.

Partì un colpo di pistola; Lara si nascose dietro il muro. Riuscì ad intravedere chiaramente la figura di una donna. Illuminando la stanza con la sua torcia ad energia cinetica, Lara sparò di risposta, ferendo la donna ad un braccio. Avvicinandosi, il mistero fu svelato: si trattava di Amanda Evert, anch'ella ingaggiata dal sig. Steel per ricercare il tesoro di Maria Antonietta. Messa alla strette, Amanda rivelò tutto ciò che sapeva:

"I gioielli della regina sono stati nascosti in una bottiglia di vino tramandata dai Dubois di generazione in generazione e conservata gelosamente chissà dove in questa casa. Il Sig. Steel è l'ultimo dei discendenti della famiglia Dubois e vuole custodirla per evitare che..."

"Per evitare cosa?", chiese Lara.

Dall'esterno si sentì un forte sparo. C'era ancora qualcun altro interessato ai gioielli. Curata Amanda, Lara la aiutò a mettersi in salvo. Entrambe avevano capito che non erano sole e probabilmente si trattava di un altro uomo ingaggiato dal sig. Steel.

"Non capisco" - disse Lara - "il sig. Steel è un discendente della famiglia Dubois? L'ultimo, peraltro? Quando l'ha saputo? E perché non ha recuperato lui stesso la bottiglia? Non conosceva il segreto dei suoi predecessori?

" Steel non è il vero cognome del gioielliere, mi pare ovvio oramai. Non conosco le sue ragioni, ma posso dirti con certezza di averlo visto stringere un accordo con il Dott. Forster, un malavitoso da cui bisognerebbe girare a largo."

"Avete ragione", disse una voce misteriosa. Proprio all'esterno dell'abitazione, si reso noto l'uomo che aveva sparato poco prima. Si trattava proprio del Sig. Steel.

"Non avevo sparato per ferire voi", disse l'uomo. Forster era qui. Conosco la storia di quei gioielli e dove sono custoditi e, a quanto sembra, anche lui. So di essere l'unico discendente rimasto dei Dubois, ma volevo utilizzare quei gioielli per ripagare il mio debito...sono caduto nelle mani di uno strozzino solo per aiutare mia moglie...La bottiglia è nelle mie mani, adesso."

Le ragazze ebbero un attimo di esitazione. Subito partì un colpo, diretto alla bottiglia con i gioielli, che si frantumò, sparpagliando tutto il bottino nel pavimento. Seguì subito un fumogeno, che creò gran confusione e fece ripetutamente tossire i presenti. Al dissolversi del fumo, i gioielli - la maggior parte - non c'erano più.

"Forster...sarà sicuramente stato lui a trafugare i gioielli!", urlò il gioielliere.

"Lei è davvero un gioielliere, sig. Dubois?", chiese Lara.

"Eh? Che vai dicendo", rispose l'uomo.

"Mi sorprende che non abbia notato che i gioielli sono falsi, non c'è neanche una traccia di autenticità. Qualcuno, tanti anni fa, deve aver raggirato la stessa Maria Antonietta. Può stare tranquillo: il Dott. Forster ha rubato della pura bigiotteria di poco valore, ma sono sicura che sarà capace di rivenderli facendoli passare per veri e propri rubini. Mi dica, cosa mi nasconde?"

Il gioielliere confessò tutto: non era un gioielliere di professione, era solo un abile artigiano del legno che voleva curare la propria amata moglie, voleva solo trovare un modo come un altro per ripagare il debito contratto con uno strozzino...

"Ho sbagliato, lo riconosco...", sussurrò l'uomo.

"Sarà scusato quando mi rivelerà perché mi ha seguito", rispose impietosamente Lara. "Alla Reggia lei eri sicuramente con me. Non sono l'unica ad aver notato lo specchio nella stanza di Maria Antonietta, vero?"

"H-h"...il gioielliere non sapeva cosa ribattere.

Lara mostrò una fotografia dello specchio. L'incisione che aveva letto, e che rimandava alla residenza Dubois, nascondeva un prezioso diamante rosso. La "O" di Dubois, infatti, era un vero e proprio cerchio di diamanti dal valore inestimabile.

"Consideri il suo debito pagato, sig. Dubois; Forster non capirà mai la falsità dei gioielli che ha rubato e non credo tornerà da lei, quando glielo faranno notare...Quanto allo specchio, la faccio saggia abbastanza da non rischiare nuovamente che sua moglie affronti la sua malattia da sola...sono sicura che stavolta saprà starle accanto senza commettere sciocchezze. Sbaglio?"

L'uomo rispose affermativamente: "il mio unico desiderio, ora, è tornare in America."

"Ma io non ho nessuna moglie malata da accudire!" gridò Amanda, spingendo via Lara e correndo verso la reggia.

"Presto, la fermi, Lara!" chiese il finto gioielliere, intimorito dalla possibilità che avvenisse un nuovo furto.

"Forse avrei dovuto aggiungere che il diamante è in mano mia adesso. Non l'ho detto?"

L'uomo, capite le buone intenzioni di Lara, sorrise ed insieme si incamminarono verso l'aeroporto, pronti a prendere il primo volo disponibile per New York.

FINE

Spero vi sia piaciuta! Mi rendo conto di non essere granché a scrivere! XD
Ogni consiglio è ben accetto!

Staff, posso chiedere se modificate il titolo del topic in "Lara Croft: il tesoro di Maria Antonietta"? Grazie :hug:
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Re: Lara e le tradizioni

Messaggioda allgamestaff » 14/04/2012, 19:44

_Yunie_ ha scritto:Staff, posso chiedere se modificate il titolo del topic in "Lara Croft: il tesoro di Maria Antonietta"? Grazie :hug:


Grazie per aver inserito il tuo racconto, Yunie! ;)
Ho modificato il titolo come richiesto. :thumbup:
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Re: Lara Croft: il tesoro di Maria Antonietta

Messaggioda sweet_elly91 » 15/04/2012, 11:31

Che carino il racconto, Yunie!
Davvero complimenti :)
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Re: Lara e le tradizioni

Messaggioda Midori » 26/04/2012, 23:13

mi permetto di farti un paio di correzioni, perchè secondo me meglio sono scritti i racconti, più sono piacevoli da leggere...e il tuo merita di essere apprezzato appieno (:

-La dilagante e straziante crisi pesava sulle masse popolari, che - stanche delle oppressioni subite -si decisero a ribellarsi con durezza ad un regime nel quale non si riconoscevano più. (il soggetto è "le masse popolari" giusto?)

-Fingendosi una turista, Lara visita la Reggia. Approfittando di questa occasione, comincia a studiare il palazzo dall'interno per tentare di ricercare una possibile connessione con la leggenda del tesoro di Maria Antonietta. (Con personaggi storici o comunque in contesto formale è sempre meglio metterci anche il cognome.. ;) sennò sembra che tu stia parlando di una tua amica XD)

-Entrata in casa, Lara sente dei passi. "Non sono sola, a quanto pare...". La prima porta di fronte a lei/Lara porta verso lo scantinato, dove i Dubois erano soliti riporre le botti di vino da rivendere. ( il pronome "sé" non può essere usato in una frase se non c'è prima un nome a cui si riferisce (: potresti dire "La prima porta che Lara aveva di fronte a .." ad esempio.. oppure sostituirlo)

per il resto, complimenti yunie! (: mi è piaciuto molto questo racconto! simpatica l'idea di Maria Antonietta.. carino davvero! poi in questa scena:

_Yunie_ ha scritto:A notte fonda, Lara - vestita con una calzamaglia nera splendente -

mi sono immaginata Lara in stile occhi di gatto :lol:
se questo era il tuo primo tentativo, secondo me dovresti scrivere di più, perchè non è male per niente! e scusami per le correzioni, ma spero ti possano servire (: io sono un po' pignola.. hehe :mrgreen:
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Re: Lara Croft: il tesoro di Maria Antonietta

Messaggioda _Yunie_ » 27/04/2012, 9:39

Ciao kikku! Grazie delle correzioni, mi sono state di grande aiuto e le ho inserite :mrgreen:

Per la prima, è stata colpa mia, mi sono persa per la strada ed ero convinta di aver scritto "popolo" anziché "masse popolari"...anzi, mi sa che l'avevo scritto davvero e che poi l'ho sostituito senza cambiare persona dei verbi XD

I tuoi consigli mi sono stati davvero utili e sono contenta che il racconto ti sia piaciuto! Non è niente di che, in verità...eh si, è la prima volta che scrivo e credo che si veda! :P
Perché non scrivi qualcosa anche tu? Sono sicura che verrebbe fuori qualcosa di molto carino :hug:
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